Un design tutto da appendere

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Corriere della Sera

La storia/Confalonieri

Gli accessori per mobili di Confalonieri

I n un mercato sempre più affollato come quello del mobile, a far la differenza sono i dettagli. Specie se sono frutto di un’ accurata ricerca in industrial design tutto italiano. Ne sa qualcosa la famiglia Confalonieri che, alla sua terza generazione di imprenditori, produce pomelli, maniglie ed accessori tecnici, come appendi-abiti e reggi-mensole, per l’ interno del mobile. «L’ Italia oltre ad essere punto di riferimento per il design dell’ arredamento – racconta l’ amministratore delegato Paola Confalonieri, nipote del fondatore del gruppo – lo è anche per gli accessori». Confalonieri nasce negli anni 50 come piccola azienda nel settore della lavorazione dei metalli. Un caso tipico dell’ imprenditoria familiare brianzola del dopoguerra. La svolta avviene a cavallo tra gli anni 60 e 70, quando nascono le prime collaborazioni con grandi nomi del panorama del design, che segnano l’ introduzione nel mercato italiano dei primi accessori in stile moderno, come quelli celebri di Carlo Bartoli. Da allora, l’ azienda si è sempre più affermata e diversificata sui mercati esteri (oggi esporta per il 35%) e presenta in media 45 nuovi articoli l’ anno, tutti con un unico leitmotiv: l’ innovazione. «E’ la chiave di volta per differenziarci – continua Confalonieri – e per rimanere competitivi. All’ innovazione si fonde il design che per noi non è solo un riferimento formale. Si parte sempre dalla funzione del prodotto, si usa la peculiarità della tecnologia produttiva per poi arrivare solo alla fine a definire una forma». Al momento il mercato chiede due cose: «la prima è quella di far diventare la maniglia il più possibile parte integrante dello sportello, la seconda, molto richiesta all’ estero, è rendere il pomello un protagonista assoluto e del tutto particolare. Per farlo servono soluzione innovative anche nell’ utilizzo di materiali» spiega Confalonieri. Oggi l’ azienda collabora con molti designer affermati (tra cui StudioNava, Lissoni Associati, Alberto Meda, Marconato Zappa), ma coltiva anche rapporti con giovani designer. «Il Made in Italy non è un’ invenzione di questi ultimi anni, ma una tradizione che risale al’ 500, quando le corti europee consideravano la zona del milanese e del bresciano un punto di riferimento le armi ed i tessuti. La nostra storia, alla fine, parte pur sempre da li». BARBARA MILLUCCI RIPRODUZIONE RISERVATA **** L’ identikit

Millucci Barbara

Pagina 17
(17 ottobre 2011) – Corriere Economia

Article source: http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/17/design_tutto_appendere_ce_0_111017025.shtml