Spazio pubblico e strategie urbane sostenibili, il progetto Urban Monolith runner up a Europan 11
L’undicesima edizione di Europan, il programma biennale di concorsi d’idee per architetti under 40, ha visto la partecipazione di oltre 1800 proposte progettuali per i 49 siti collocati in 17 paesi europei, con bandi riguardanti aree urbane e rurali e un forte richiamo tematico ai temi delle città sostenibili, delle forme dello spazio pubblico contemporaneo e della densificazione del tessuto della città storica. Tra i runners up, il progetto Urban Monolith, Linz, di Gian Luca Zoli, Marcello Galiotto, Nicola Montini, Alessandra Rampazzo, Marco Montagnini, Francesco Fusaro con Paola Scalvini, Alessia Barbiero, Enrico Nascimben, Ludovico Pevere, Francesco Della Motta.
Oggetto del concorso per la città di Linz è la Manifattura Tabacchi nella densità disomogenea del tessuto urbano, la cui posizione strategica e i valori storici e culturali richiamano l’esigenza di un rinnovamento, possibile attraverso la creazione di una nuova attrazione centrale e l’integrazione di funzioni ed edifici nuovi ed esistenti. Questo approccio garantisce una nuova vita alla fabbrica, smantellata alcuni anni fa, sfruttando le potenzialità insite derivanti dalla grande qualità architettonica con la quale il complesso è stato progettato e costruito da Peter Behrens e Alexander Popp tra il 1929 e il 1935.
La nuova vita della fabbrica in qualità di centro culturale nel cuore della città non è realizzabile senza una vera connessione con il resto del tessuto urbano, che il progetto sviluppa facendo entrare la Manifattura Tabacchi nel percorso quotidiano dei cittadini, e trasformando il complesso in un hub intermodale che serve le nuove funzioni e integra i percorsi che attraversano la città. Un ulteriore collegamento con le immediate vicinanze è visivamente e concettualmente realizzato mediante l’uso dell’acqua, elemento fondamentale per l’intera città divisa dal corso del Danubio. La progettazione di un unico e compatto blocco (Urban monolithe) risponde a questo approccio complessivo: si chiude e completa la trama del limite occidentale in relazione agli immediati dintorni, disomogenei e caratterizzati da edifici di bassa qualità, incoraggiando allo stesso tempo una permeabilità controllata che non è solo fisica ma è anche visiva.
Il progetto è concepito per essere realizzato in tre diverse fasi, nell’ambito delle quali ogni parte mantiene le sue funzioni indipendenti, a prescindere dal completamento delle altre.
Il primo passo, denominato “the cleaning”, riguarda la rimozione di tutte le superfetazioni e le annessioni recenti che non rispondo al layout originale, portando in luce le forme originali progettate da Behrens e Popp. Dopo questa operazione, il restauro dell’originale complesso della Manifattura Tabacchi può cominciare, rispettando l’idea di base di realizzare un intervento puntuale e minimamente invasivo all’interno degli edifici esistenti (la fabbrica di sigarette, i magazzini e la fabbrica di tabacco da pipa) attraverso il progetto di “scatole” indipendenti e strutture in vetro, che consentono di non modificare il volume scandendo percettivamente la struttura originale, inserendo partizioni calibrate che conferiscono una nuova immagine mescolando la storia con il futuro.
La seconda fase, “the water invasion”, completa l’intervento di valorizzazione delle strutture esistenti: l’acqua pervade l’intero complesso ad eccezione dei percorsi che collegano ogni sua parte, valorizzando ulteriormente l’architettura originale, che riflette la sua maestosità nella lama d’acqua.
La terza e ultima fase, “the monolith”, prevede la costruzione di un nuovo edificio, il monolite, unico edificio aggiunto al complesso: una struttura opaca compatta arricchita da tagli verticali che la rendono trasparente e illuminata all’interno, favorendo le migliori visuali della città. L’edificio si configura come un lembo sollevato sull’acqua che chiude e protegge la piazza dal traffico esterno e, allo stesso tempo, funge da ingresso all’intero complesso. L’edificio, destinato ad ospitare mostre d’arte, può essere visitato attraverso un percorso sperimentale che consiste in passerelle che si intersecano all’interno della struttura monolitica consentendo una visione tridimensionale delle opere.
Progettato per contenere una nuova centralità culturale, e quindi destinato ad essere un recettore per giovani, studenti e giovani artisti, il complesso è in parte adibito ad albergo con spazi per conferenze e/o workshop, seminari, ecc. e in parte a spazi abitativi con esclusive, piccole proprietà residenziali, dove alcune serre, collocate sia nei percorsi di distribuzione che all’interno delle residenze, creano ambienti stimolanti per la meditazione, aspetto essenziale del lavoro creativo degli artisti.
SCHEDA PROGETTO
EUROPAN 11 | Linz
Urban Monolith
Runner Up
Team
architetti Gian Luca Zoli (team leader), Marcello Galiotto, Nicola Montini, Alessandra Rampazzo, Marco Montagnini, Francesco Fusaro
Collaboratori
Paola Scalvini, Alessia Barbiero, Enrico Nascimben, Ludovico Pevere, Francesco Della Motta
Per ulteriori informazioni
MANGA Studio
C.so Mazzini, n. 68
48018 Faenza, Ravenna
Email: info@mangastudio.org
www.mangastudio.org
Nell’immagine, vista interna del progetto Urban Monolith, Linz, runner up all’undicesima edizione di Europan
<!–
Condividi
–>
Ti potrebbe interessare anche
- Architettura contemporanea, chiude la quinta edizione delle Biennale Barbara Cappochin
- Outdoor design su iPad, le novità di DiBer
- ‘Complessità e sostenibilità nel progetto’: scarica la nuova e-zine
- Architecture B Side, Bicuadro Architetti indaga il territorio della creatività
- Architettura e spazio urbano, il Net Center di Padova