Chi propone avanguardie o propone interessanti interpretazioni urbane sono gli studi di architettura di Rotterdam, fra i più rinomati non solo nel Paese ma in tutto il mondo. Due su tutti: MVRDV e OMA. Il primo, fondato agli inizi degli anni ’90 da Winy Maas, Jacob van Rijs e Nathalie de Vries, è ospitato da un grande open space a Dunantstraat. È loro il progetto che di recente ha fatto infuriare l’associazione dei parenti delle vittime dell’11 settembre, ovvero “The Cloud”, la nuvola, doppio grattacielo unito da una nuvola appunto (che richiama le Torri Gemelle al momento dell’impatto degli aerei kamikaze) progettato per sorgere alle porte della nuova zona finanziaria di Yongsan, a Seul. Polemiche che però non offuscano i lavori innovativi di questo giovane studio che ormai ‘esporta’ idee e design in tutto il mondo (www.mvrdv.nl). A Rotterdam, fra gli altri, sta lavorando al nuovo mercato coperto, il Markthal, che sembra un’enorme e multicolore stazione. A marzo aprirà invece la nuova biblioteca pubblica progettata da Mvrdv, che assomiglia a una vera e propria montagna di libri, effetto dato dalla struttura che è quasi completamente di vetro e che lascia vedere i libri anche dalla strada.

Gli architetti di OMA – nato nel ’75 – lavorano invece in tre piani di un grattacielo che sorge a Heer Bokelweg, a nord della stazione, e che ospita anche AMO, il ramo concettuale e di design dello studio ‘tradizionale’ di architettura (http://oma.eu/). Di ‘tradizionale’ però i progetti firmati OMA hanno ben poco. Come il De Rotterdam, multi-grattacielo concepito come città verticale: tre torri interconnesse fra loro che ospiteranno fra circa un anno uffici, ma anche appartamenti, hotel, palestre, negozi e ristoranti. Il De Rotterdam sorge nel distretto di Wilhelminapier e fa già capolino dietro il Ponte Erasmo. Un brand italiano che da anni apprezza le creazioni di OMA è quello di Miuccia Prada, con cui lo studio collabora per le location delle sfilate e per il marketing.

Passeggiando in città per gli amanti del design i piacevoli incontri non mancano. Chi ha trasformato un negozio di oggetti e arredamento design in una vera e propria galleria è ad esempio Christian Ouwens. “Il nostro obiettivo – spiega – non è quello di essere un semplice negozio, noi siamo una galleria”. Ed è vero. Nell’omonimo locale a Oppert (www.christianouwens.nl) non solo si possono comprare pezzi d’eccezione, ma si possono più che altro ammirare creazioni di alcuni dei designer olandesi più conosciuti: da Piet Hein Eek a Richard Hutten, che spesso fa visita alla ‘design boutique’. “I miei progetti futuri?”, sono “tantissimi – afferma Hutten –, mi piacerebbe vedere fra non molto un ‘edificio Richard Hutten’, ma potrebbe essere anche un telefono cellulare o un’altra cosa”.