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Corriere della Sera

Abitare Le idee Abitare Le idee Aria nuova Dal sofisticato Marais agli spazi «off» di Bastille, lo stile francese nelle gallerie di tutta la città

Un soffio d’ ironia nelle opere di creativi noti ed emergenti

S edersi comodamente sulla Torre Eiffel. È la proposta, non priva di ironia, di Jean Christophe Bernard, designer e proprietario del marchio francese Acrila. La sua sedia in plexigas si ispira al simbolo di Parigi. È stata da poco presentata nella capitale francese, invasa a gennaio dal mondo del design, con due importanti manifestazioni Maison Object e Paris Dèco Off. Tutta la città è in fermento per il nuovo design, nelle sofisticate gallerie d’ arte del Marais o in quelle più off della Bastiglia si espongono i nuovi progetti, francesi e non solo. Il design che fa mostra di se dalle sofisticate vetrine è un mix di innovazione e ironia, dove il rigore contemporaneo si fonde con il tradizionale stile francese. Seduzione, minimalismo, leggerezza e divertissement. Come nel progetto Parades di Mathilde Bretillot: «Ho voluto creare un ambiente luminoso caratterizzato da rassicuranti colori pastello, arredi dalle forme morbide e componibili. Un Mini-teatro sensuale dove l’ ambiente domestico si esprime come una rappresentazione». Il lavoro è esposto nella sede di VIA, in avenue Daumesnil, nel XII°, quartiere Bastiglia. Nel Viaduc des Arts, all’ interno di vecchie arcate industriali, hanno sede showroom di designer, artisti, decoratori e artigiani. Il VIA è una pubblica istituzione che promuove le eccellenze della progettazione di arredamento e complementi. Fino al 18 marzo si possono vedere le proposte più belle del nuovo design francese. Come il guardaroba Silex di Jean-François Bellemère. Si sposta su ruote ma piace per la geometria del tessuto tutto pieghe che compone la struttura. Caroline Ziegler e Pierre Brichet disegnano Couette, partendo da un materiale morbido, leggero e avvolgente come il piumino: le cuciture lavorate in modo grafico, enfatizzano la forma e creano il divano. Grégoire de Lafforest ha progettato Keïko: «Per questa panca mi sono ispirato alla spina dorsale, la struttura permette torsioni pur mantenendosi rigida. Non ha limite di lunghezza, adatta quindi, per la sua struttura flessibile, a spazi diversi». E se la Galleria VIA punta sui nomi dei nuovi emergenti le Gallerie più branché fanno sfoggio delle opere di grandi nomi. Jean Nouvel espone i suoi lavori alla Galleria Gagosian: «Progetto i miei mobili perché non amo citare altri progettisti – ammette con sincerità -. Il mio è un design semplice che mi permette di arredare le case che costruisco. La parola chiave del mio lavoro è l’ elementarità. Guardo principalmente all’ essenza delle cose. Mi piacerebbe inventare archetipi». Come nelle sue architetture anche nei suoi pezzi in edizione limitata, Nouvel impiega lo stesso approccio rigoroso, mobili, come con il Km table o Boîte à outils, esprimono un lirismo sorprendente ed emotivo, pur essendo austeri e pensati all’ uso. In rue Dauphine, a Saint Germaine des Pres, la Galleria Kreo, una delle più attive nel mondo del design, rappresenta fra gli altri, il lavoro dei Fratelli Bouroullec. Disponibile nello showroom la loro ultima lampada Lianes, un sistema di illuminazione con lunghi fili che pendono dal soffitto, che ricorda le liane della giungla: «Da Kreo, con cui collaboriamo da anni, troviamo lo spazio per sperimentare, è un contesto unico che ci aiuta a respirare tra gli altri progetti e ci offre la possibilità di una ricerca maggiore per quanto riguarda le forme, più naturali e libere perché senza i vincoli e i limiti imposti dall’ industria». Alla Galerie Gosserez, nel quartiere Marais, espone il gruppo N. 111, composto da Sophie Françon, Jennifer Julien e Grégory Peyrache. Presentano JeanJean, mobile polifunzionale dalla forma scultorea. Per combattere la crisi il tema scelto dalla Galleria Bensinom è la mostra Eclats Optimistes. Dall’ allegria dei mobili di Max Lipsey Acciaio Series, creati utilizzando i telai delle biciclette da corsa, alle lampade Ballons del duo Dan Yeffet e Lucie Koldova. Nella sede di Le lieu du design, con Meet me Project, 50 studi di design hanno esposto nuovi lavori. Colore e allegria per il tavolino Felt Gravity di Amy Hunting. Sempre al Marais la ToolsGalerie presenta i pezzi di un giovane astro nascente, Guillaume Delvigne e i lavori in legno di Boris Dennler, esposti nella mostra Knock on wood fino al 10 marzo. Due artisti giapponesi stupiscono e emozionano. Nendo, il gruppo che fa capo a Oki Sato, presenta lampade, sedute e vasi che sembrano tessuti d’ aria, alla Carpenter Workshop Gallery. Tokujin Yoshioka, designato Creator of the year, per Now! Design à vivre 2012, è entrato anche in museo. Il Museo d’ Orsay ha scelto di utilizzare la sua panca Water Block, che ricorda la bellezza del riflesso e del flusso dell’ acqua, per arredare le sale. Ora fa mostra di se fra i quadri di Manet e Cézanne. Lauretta Coz RIPRODUZIONE RISERVATA

Coz Lauretta

Pagina 39
(18 febbraio 2012) – Corriere della Sera