Meet Design, l’arte di tutti i giorni

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Meet Design, l’arte di tutti i giorni

“Nemo”, sedia creata dal designer Fabio Novembre, in mostra a Palazzo Bertalazone

Dalle sedie alle forchette, oggetti di uso quotidiano firmati dal design made in Italy in mostra a Palazzo Bertalazone di San Fermo a Torino

In questi ultimi giorni gli occhi sono stati tutti per Artissima 18, l’internazionale di arte contemporanea ormai divenuta appuntamento tradizionale per gli appassionati e non solo. Se ve la siete persa, fino al 25 gennaio 2012 potete rifarvi visitando Meet Design: un’ottima occasione per scoprire un’arte diversa, quella degli oggetti di tutti i giorni.
Cornice degli eventi è il Palazzo Bertalazone di San Fermo, edificio tanto affascinante quanto sconosciuto di via San Francesco D’Assisi 14, sede tra l’altro della tappa torinese della mostra Meet Show, curata da Marco Romanelli e allestita precedentemente a Roma, dove ha avuto un grande successo.

TRA DESIGNER E FORCHETTE
Meet Design vuole essere una piattaforma multicanale, un raccoglitore di iniziative diverse legate da un comune denominatore: il design italiano. Si comincia con Meet People, una serie di incontri con designer, artisti e opinionisti. 
“Design, una storia italiana” è invece il titolo di una mostra che segue uno schema quanto mai affascinante: una sequenza crono-tipologica, ovvero sezioni dedicate esclusivamente ad un oggetto esaminato in tutte le sue trasformazioni dal dopoguerra in poi. Oltre alla meraviglia e all’estro che esplodono nelle lampade, negli specchi e nei vasi, c’è spazio anche per oggetti “umili” come i bicchieri e le posate.
Si scopre così che proprio nel progettare calici e forchette i designer tirano fuori tutte le loro conoscenze tecniche e le uniscono alla fantasia di veri e propri artisti. Il motivo è semplice: essendo oggetti usati, toccati, maneggiati, hanno bisogno di essere pratici anche quando sembrano gioielli.

VOLETE SEDERVI?
Praticità è la parola d’ordine anche per gli oggetti principe del design italiano e della mostra: sedie e soprattutto poltrone, che insieme occupano una buona fetta dello spazio espositivo. In un odore di pelle acre, ma piacevole, vedrete poltrone di tutte le fogge e i colori, magari celeberrime come il Sacco di Paolini o affascinanti come Nemo (nella foto), la seduta di Fabio Novembre che usa un’enorme maschera bianca come schienale (e che sarà protagonista di un incontro il 18 gennaio).
Le note che presentano ogni sezione dell’esposizione rivelano i dettagli della storia e del successo di alcuni oggetti. Per esempio le sedie, che dopo essere state costruite nel dopoguerra con qualunque materiale (dalla plastica ai metalli più strani), sono tornate al caro, vecchio legno, con maestri come Giò Ponti, che rielaborano modelli superclassici.

LARGO AI GIOVANI
Il design italiano, che tanto ha raccolto nei decenni passati, è ancora vivissimo: lo dimostra Meet Talents, esposizione dedicata ai giovani talenti della progettazione. Allestita dalla rivista Case da Abitare, raccoglie le opere dei migliori designer emergenti dello Stivale. Tema dei progetti un marchio celeberrimo per il design: Mercedes-Benz. Il logo a tre punte e veri modelli diventano la base per tappeti, vasi, specchi e molto altro.
Un’ottima occasione per scoprire quali saranno le linee e le forme delle case del domani. È vero, chissà quando i giovani riusciranno ad avere una casa da arredare, ma iniziare ad informarsi non fa mai male.

Vi piace il design? Andrete a Palazzo Bertalazone?

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