La natura in casa

LEGGI ANCHE
  • 170 MQ

    La rivoluzione degli spazi

    In Giappone, ripensare la relazione tra interno e esterno

reare edifici in grado di incorporare la natura. È un tema costante nei lavori di Suppose Design Office, studio di architettura con sede a Tokyo e Hiroshima, fondato nel 2000 da Makoto Tankjiri.

L’architetto nato nel 1974 è da sempre interessato ad un’architettura che sappia rispondere alle esigenze moderne con un approccio nuovo. Cambiare prospettiva ed assumere un punto di vista diverso può servire ad esempio a ripensare e stravolgere il rapporto tra centri urbani e paesaggio, come avviene per la casa a Nagoya, nella quale il verde è portato all’interno delle mura domestiche, o in quelle di Jigozen e Hiroshima, che rivoluzionano la normale suddivisione degli spazi.

Una premessa di questo tipo è necessaria per introdurre e comprendere gli ultimi due progetti residenziali firmati dallo studio giapponese.

EAVES HOUSE IN TOKUSHIMA. Da poco completata, la Eaves House a Tokushima è stata progettata allo scopo di fondere architettura e natura in un tutt’uno. Alla base del progetto, una considerazione molto semplice: “In un parco o in una foresta, gli alberi formano una sorta di tetto che filtra la luce solare e crea degli spazi d’ombra nei quali la gente ama intrattenersi”. Le stanze della casa sono state così disegnate come singoli alberi e il tetto di queste strutture è stato esteso a formare una tettoia più ampia che lascia passare la luce in quantità differenti durante l’arco della giornata. Come negli altri progetti, questo espediente vuole facilitare la percezione del cambio delle stagioni. In questo modo infatti le trasformazioni che avvengono fuori sono proiettate all’interno della casa. Trasportando le leggi della natura in architettura è possibile non solo legare la costruzione al paesaggio ma anche creare uno spazio estremamente aperto e vivibile.

HOUSE IN SEYA. Simili sono i presupposti che hanno portato alla costruzione della casa a Seya, eretta su un terreno molto ridotto all’interno di una zona residenziale. Il committente lavora in un negozio di fiori e voleva un’abitazione in armonia con la vegetazione. Per questo motivo è stata presa la decisione di incorporare lo spazio esterno in modo da formare una sorta di giardino interno. La struttura è stata costruita in legno e lo spazio domestico è stato organizzato come se fosse provvisorio e mutevole. Questa idea di “work in progress”, nelle intenzioni dei progettisti, pone l’architettura in relazione con i cambiamenti naturali. E favorisce la versatilità e l’adattamento.

Link:
www.suppose.jp

di Alice Ravera. Foto di Toshiyuki Yano

24 Ottobre 2011

Article source: http://atcasa.corriere.it/Le-case/Avant-garde/2011/10/24/case-suppose-design-office-eaves-tokushima.shtml