«Vivi la casa» compie dieci e anni e festeggia regalando ai veronesi un ventaglio di idee con le quali arredare la propria casa o pensarne una nuova. Soluzioni esposte in tre padiglioni fino a domani e da venerdì 24 a lunedì 27 febbraio. In mostra 190 aziende tutte italiane, la maggior parte proveniente da Verona, Padova, Vicenza, Mantova e Brescia su 31mila metri di superficie espositiva. Tante interessanti idee a portata di crisi: design tutto italiano, eccellenze manifatturiere e alta qualità dei materiali che però trovano il giusto equilibrio con i portafogli sottili degli ultimi anni. Così, per lo meno, la annuncia Claudio Valente, vice presidente di Veronafiere che dice: «Questa manifestazione rappresenta un made in Italy sostenibile sia dal punto di vista qualitativo sia per un aspetto economico, facilitando il rapporto diretto tra i protagonisti di questo importante distretto produttivo, verso il quale la Fiera presta grande attenzione». Valente entra poi nel merito della forza del quartiere espositivo veronese dopo lo «scippo» di Solarexpo da parte di Milano e dice: «L’accessibilità è il filo che unisce tutte le manifestazioni veronesi e in questo senso andranno anche le due nuove fiere dell’alluminio e della bicicletta, due nuove esposizioni a fronte della perdita di Solarexpo attratta da sirene più forti che l’hanno chiamata a Milano. Ma la nostra fiera ha i conti in regola e, in un momento di crisi generale, produce un indotto stimato in un miliardo di euro. É quindi una fiera viva e forte e può esserlo ancora di più se tutta la città lavorerà in sinergia». Dello stesso parere il sindaco Flavio Tosi che prima di tagliare il nastro aggiunge: «Vivi la casa è un appuntamento importante che rappresenta l’eccellenza del made in Italy per quel che riguarda la possibilità dell’arredare e del vivere. Il sistema Verona deve fare squadra per difendere e rafforzare la Fiera e le sue manifestazioni. La compagine sociale oggi comprende, oltre a quello veronese, anche altri territori e altre istituzioni e a breve ci sarà l’ingresso di altre nuove realtà trentine, che andranno a rafforzare ulteriormente un sistema territoriale ampio, che vede al centro Verona». E prosegue: «Un sistema territoriale che è primo in Italia e in Europa per numero di imprese, capacità produttiva, qualità dei prodotti. Questo sistema, quindi, va difeso con forza e determinazione rispetto al tentativo di prevalere di altre Fiere, che si muovono sul mercato con logiche diverse e che dispongono di ampi spazi e di ingenti risorse, ma che non hanno la stessa rappresentanza territoriale su cui può contare la Fiera di Verona». «La Provincia è vicina alle istituzioni del nostro territorio, in particolare a Veronafiere», prosegue il vice presidente della Provincia Fabio Venturi, «Vivi la Casa rappresenta una grande opportunità per le aziende del territorio, soprattutto per quelle del distretto del Mobile che ancora costituisce uno dei punti di forza dell’economia locale». Mentre Gianni Dalla Bernardina, in rappresentanza della Camera di Commercio di Verona, che era titolare della stessa fiera che fino a dieci anni fa si chiamava «Abitare il tempo», dichiara: «Dopo l’acquisizione delle nuove quote, siamo il secondo socio di riferimento di Veronafiere. Lo spirito che ci muove è quello di essere vicini al sistema imprese e investire aggredendo il momento. Non escludiamo infatti di poter tornare nella compagine di Vivi la casa, stiamo trattando».
Giorgia Cozzolino