Preparandoci alle passeggiate meneghine tra i padiglioni del salone del mobile e i quartieri del fuori salone di cui si respirano già le anteprime, dovremmo cercare di mantenere sempre in memoria la definizione del termine design, ovvero l’ottimizzazione della forma in relazione alla funzione. Va ricordato perché spesso ci imbattiamo in pindarici ed alquanto improbabili oggetti che tutto ricordano tranne che una funzionalità che nel design non dovrebbe mai mancare per essere, appunto, pratico, razionale ma soprattutto al servizio della vita di tutti i giorni. Lo sanno bene in Finlandia, precisamente a Helsinki, quest’anno capitale mondiale del design, dove tra le innumerevoli iniziative legate a questo ambito, ce n’è una degna di nota.
Si tratta dell’esposizione “Designworld“, progettando il nuovo mondo, allestita al Design museum di Helsinki e visitabile fino al 6 maggio. La mostra, attraverso l’esposizione di una serie di oggetti e prototipi ideati e realizzati con delle finalità ben precise, si propone di rispondere a domande urgenti del nostro tempo: può il design essere uno strumento per risolvere i problemi sociali? Può apportare dei reali cambiamenti per rendere accessibile a tutti una migliore qualità di vita? “Designworld” offre una panoramica di validi progetti dai tratti essenziali ma estremamente comprensibili nella loro destinazione d’uso. Ecologia e sostenibilità sono due delle parole chiave che guidano il percorso della mostra e si esplicitano in diversi progetti come “the cophenhagen wheel“, un dispositivo progettato da un gruppo di ingegneri del Mit di Boston, che consente di trasformare la propria bicicletta in un mezzo dotato di pedalata assistita immagazzinando l’energia creata durante la frenate. La bicicletta è dotata anche di sensori che rilevano i livelli di inquinamento, di traffico, e delle condizioni delle strade in tempo reale.
Anche la salute dell’uomo è posta come criterio di selezione degli oggetti, come dimostra Outfeet dell’israeliana Aviya Serfaty, protesi studiate appositamente sulla silhouette femminile per rendere più aggraziati e alla moda gli arti artificiali usati dalle donne. In mostra anche embrace “infant waremr“, prodotta dall’impresa sociale statunitense Embrace, un dispositivo ideato per affrontare il problema della mortalità infantile che aiuta a mantenere costante la temperatura corporea dei bimbi prematuri in modo che possano sopravvivere nei paesi in via di sviluppo. Non mancano progetti italiani, come la poltrona prodotta da Moroso, disegnata da Tord Boontje, originario dei Paesi Bassi, realizzata da maestri artigiani africani intrecciando coloratissimi fili di plastica. La seduta rientra in un progetto più ampio dell’azienda friulana teso a valorizzare e sostenere l’originalità e il valore dei linguaggi creativi delle popolazioni africane contemporanee.
fino al 6 maggio
Design Museum, Korkeavuorenkatu 23, Helsinki
Info: www.designmuseum.fi