elle ultime due edizioni del Fuori Salone, è stato il distretto che più ha colpito i critici e la stampa internazionale, sinonimo di qualità e sperimentazione. Visto il successo, dal 17 al 22 aprile prossimi, con apertura serale mercoledì 18, la zona Ventura Lambrate si presenterà all’appuntamento della Design Week con un numero di espositori quasi raddoppiato: dai 48 del 2011 ai 90 del 2012.
Un risultato che fa lustro a Organisation in Design, lo studio olandese che da sempre cura la rassegna, e pone nel contempo un interrogativo che sta a cuore a molti: nell’anno in cui si appresta a staccarsi sempre più dalla sua originaria fama di location d’elite, riuscirà Ventura Lambrate a tenere alto il suo nome? C’è da dire che le premesse sono incoraggianti. Molti tra i partecipanti all’edizione 2012 di Ventura Lambrate sono nomi già visti (e applauditi) nel 2011 tra le via Massimiano, Ventura, Oslavia e Conte Rosso. A questi si aggiunge una folta schiera di nuovi espositori, tra cui anche Ikea con la nuova collezione IKEA PS.
A dominare a livello internazionale è ancora una volta il profilo nord europeo: circa un terzo degli eventi portano bandiera olandese, belga o scandinava, mentre forte è anche la componente britannica e tedesca. Organisation in Design, con media partner Abitare, Atcasa.it, Bravacasa, Casamica e Case da Abitare, ha selezionato nomi nordici come Atelier Belge, BernotatCo, Danish Crafts, Jose De La O, Lakingland, Sander Mulder, Studio WM, Supercyclers, Van Lieshout e Lensvelt. Sono poi in lista lo spagnolo Jaime Hayon, l’inglese Lee Broom, i polacchi Lorens, i tedeschi Stattman Neue Mobel, MYK e Utensil.
Fuori dal Vecchio continente, ecco tra gli altri la Han Gallery di Taiwan, l’indiana Wrap Art, la mediorientale Carwan gallery. Tra molti italiani, pure nel clima di riserbo che caratterizza le ultime settimane prima dell’appuntamento più atteso dell’anno, è possibile scorgere un filo comune: una pronunciata attenzione per le tematiche dell’artigianato, della tradizione e della componente manuale del lavoro del designer. Va così per Something Good e per il collettivo di autoproduzione Subalterno1, per il Gruppo di Installazione e per Antonio Aricò.
Altri nomi sono quelli di Andrea Caputo, Lagos, Logotel, Sambonet. Mentre farà il suo esordio a Milano il gruppo internazionale Dante di Aylin Langreuter, Christophe de la Fontaine e Benjamin Hopf, con ospite Christopher Roth, non mancano all’appello le scuole internazionali di design, tra cui il britannico Royal College of Art, l’accademia Bezalel di Gerusalemme, le università d’arte di Maastricht e Praga. E ancora, per l’Italia, l’università di Bolzano, e la francese scuola di Nantes.
Infine, per un distretto urbano il cui maggiore limite delle edizioni passate era forse la scarsità di luoghi di ristoro, fa il suo esordio quest’anno l’atteso Ventura Bar, curato da Maarten Baas, che quest’anno lancerà una sua casa di produzione, la Den Herder Production House, con pezzi suoi, di Bertjan Pot e Fabien Dumas.
Nella gallery di questo articolo, abbiamo scelto per voi i pezzi di alcuni tra i più interessanti artisti o studi che faranno vibrare d’entusiasmo il crocicchio di strade ad est della stazione di Lambrate.
Daniele Belleri