FAENZA. Domenica 11 marzo il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza ospita la prima nazionale di “Al terzo foco” un concerto di voci e suoni dedicato alla sfida che avvolge la nascita della ceramica. Poesia e musica si incontrano per cantare la metamorfosi della creta e degli smalti su un testo del poeta Pier Luigi Berdondini che ha ispirato la musica del compositore Giorgio Colombo Taccani, in una partitura che abbina voce recitante, due voci di soprano, pianoforte, oboe e fagotto. Ne nasce un inedito percorso di suoni e voci che conduce lo spettatore dentro la magia della creazione della ceramica, quel suggestivo e imprevedibile viaggio di forme e colori che accompagna la creta. Parole e note uniscono le sensuali assonanze della poetica alla musica classica contemporanea, abbinando visioni fantastiche a ironie, colpi di pennello ad astrazioni in un progressivo gioco di immagini sonore. “Ho immaginato – commenta Berdondini– il forno della bottega del ceramista come un teatro. Sul palcoscenico entra la creta come prima attrice e porta in scena acqua e terra incontrando il fuoco e l’aria rarefatta dal calore. Ho cercato di dare voce alla fusione dei quattro elementi e ai colori che mutando muoiono e si fanno smalti. Attorno a loro un coro raccoglie le voci dei materiali e dei luoghi che concorrono alla fantastica creazione della ceramica. Ho immaginato la creta come una canzone, l’arte che la trasforma come suono magnetico ”.
“Risonanze arcaiche e aperture a mondi sonori imprevedibili, – sottolinea Colombo Taccani – canti trasparenti e soffi, rumori, richiami segreti ispirati dal testo e da un arte antica come la ceramica. La mia musica spazia da spunti neoclassici ad allusioni folkloriche per incontrare infine i panorami più screziati delle odierne tecniche compositive. Le voci delle cantanti – lirica la prima, non classica la seconda – e gli strumenti diventano creta e smalti in questo affascinante cammino guidato dalla recitazione, sempre integrata nel fluire degli elementi musicali, per consentire la sottolineatura di ogni sua sfumatura, eco profonda delle emozioni suscitate in me dalla lettura”.
Al terzo foco è un percorso che si svolge nel segno costante della trasformazione e della sorpresa, lungo il quale gli elementi si fondono e si ricompongono perennemente grazie alla ricerca di nuovi campi sonori che poesia e musica hanno intrecciato attorno alla ceramica.
Interpreti lo stesso Berdondini come voce recitante, le cantanti Akiko Kozato e Simona Barbieri McKenzie e i tre musicisti che compongono l’affermato Trio inUno Martina Drudi, Francesco Lovecchio, Paolo Rosetti.
BIOGRAFIE
Pier Luigi Berdondini, poeta, collabora con compositori di musica classica nella ricerca di nuovi campi sonori. Ha pubblicato le raccolte in versi Parole Macchiaiole, La via faentina, Verbo assente e Worte ohne Lieder, novantadue poesie di amore.
Ha scritto numerosi testi poetici per la musica classica: Babelé, per voce recitante e orchestra, musica di Michele dall’Ongaro – Sottovoce autunno per voce recitante,ensamble e pianoforte, su musiche di Silvia Colasanti, Claude Debussy, Daniele Lombardi, Marcello Panni – Fabula ut improvvisi per voce e flauto, su musiche di Guido Baggiani, Mauro Cardi, Gian Carlo Cardini, Fabio Cifariello Ciardi, Carlo Alessandro Landini, Daniele Lombardi,Carla Magnan, Marcello Panni, Angelo Russo, Nicola Sani – L’isola e cinque poesie di amore poemetto scenico per voce recitante, mezzosoprano e computer music con musiche di Giuseppe Giuliano – Dialogo di una voce e della sua donna per voce, flauto e archi con musiche di Andrea Portera – Una parola in gioco per voce recitante e pianoforte su musiche dai Felix Mendelssohn e di Marcello Panni interpretate al piano da Roberto Prosseda – Incanto, per flauto e voce recitante musica di Marcello Panni – Sete per voce recitante, ensemble e supporto digitale, musica di Marcello Filotei.
Per il teatro ha scritto i testi di U235 e C.A.N.T.O. due distinte rappresentazioni sulla tragedia greca messe in scena dal Teatro Studio Krypton diretto da Giancarlo Cauteruccio, con musiche di Fabio Vacchi, Gianluca Verlingieri, Paola Samoggia, Stefano Musicaritolo – Il viaggiatore di suoni per voci, mezzosoprano, sax e tanpura – Preda Chimera, esplorazioni per voce e arpa classica, con un preludio di Nicola Sani – Il Canto fu breve, dai Canti Orfici di Dino Campana, con musiche di Bejamin Britten, interpretate all’oboe da Marco Salvatori.
I suoi testi sono stati interpretati, tra gli altri, da Paolo Bessegato, David Riondino, Fulvio Cauteruccio, Monica Benvenuti,Teresa Fallai, Rosalba di Girolamo. Ha collaborato con alcune tra le più importanti istituzioni musicali come I Pomeriggi Musicali di Milano e L’Orchestra della Toscana, con Direttori quali Howard Shelly e Tonino Battista.
Ha interpretato come voce recitante gran parte della propria produzione.
Giorgio Colombo Taccani, nato a Milano nel 1961, si diploman in Pianoforte nel 1984 ed in Composizione nel 1989 al Conservatorio “G. Verdi” di Milano sotto la guida dapprima di Pippo Molino e quindi di Azio Corghi, conseguendo in seguito il Diploma al corso di perfezionamento biennale in Composizione tenuto da Franco Donatoni all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, dove ha ottenuto una borsa di studio S.I.A.E. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con Azio Corghi e György Ligeti ed è stato selezionato per partecipare al workshop estivo 1995 dedicato all’informatica musicale organizzato dall’IRCAM.
Parallelamente ha svolto studi classici, laureandosi in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano, sotto la guida di Francesco Degrada.
Sue composizioni sono state premiate o segnalate in numerosi concorsi nazionali ed internazionali; sono regolarmente eseguite in tutto il mondo, trasmesse da varie emittenti radiofoniche e, a partire dal 1989, sono pubblicate dalle Edizioni Suvini Zerboni di Milano. Dal 1991 al 2001 si è occupato di musica elettronica presso lo studio AGON – acustica informatica musica – Centro Studi Armando Gentilucci di Milano. La sua attività musicologica, dedicata alla produzione del Novecento italiano, si è concretizzata in articoli sulle riviste Sonus e Auditorium dedicati al teatro musicale italiano degli anni Sessanta e nel capitolo Aria , una proposta di analisi inserito nel volume Bruno Maderna – Studi, curato da Mario Baroni e Rossana Dalmonte e pubblicato dalle Edizioni Suvini Zerboni di Milano.
Ha collaborato con il corso di perfezionamento di Composizione tenuto da Azio Corghi presso l’Accademia “A. Toscanini” di Parma. Dal 1992 al 1999 ha insegnato Composizione alla Civica Scuola di Musica di Milano. Dal 2005 collabora con il corso di Direzione d’Orchestra per il repertorio contemporaneo tenuto dapprima da Giorgio Bernasconi e in seguito da Arturo Tamayo presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.
Dal 1999 insegna Composizione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
AKIKO KOZATO ha cominciato gli studi di Canto all’età di quindici anni, entrando quindi alla Tokyo National University of Fine Arts and Music, dove si è laureata nel 1992.
Dal 1994 si è stabilita in Italia, diplomandosi nel 2002 e proseguendo gli studi di perfezionamento con Bianca Maria Casoni. Nello stesso anno ha frequentato e superato il corso di perfezionamento per artisti del Coro lirico – sinfonico del Teatro alla Scala.
Dedicatasi in particolare al repertorio moderno e contemporaneo, nel corso della sua attività concertistica ha partecipato come voce solista a Diari di viaggio, azione scenica ideata da Agon – acustica informatica musica, rappresentata al Mittelfest – Cividale del Friuli, 2000 e ripresa nell’ambito del Festival “Regola, gioco” 2000 al Piccolo Teatro – Milano. Sempre come voce solista ha partecipato alla rappresentazione di Latitudes del Silencio di Dario Palermo, 15 marzo 2002, Teatro Villoresi, Monza e alla realizzazione di Cyborg per voce e trattamento audio-video in tempo reale, ideato da Dario Palermo, Massimo Marchi e Marvin Diese per Agon, Schegge – Exit Trailers, 23 novembre 2002, Fastweb Foyer, Teatro Franco Parenti, Milano.
Nel marzo 2010 ha tenuto un concerto interamente per voce sola nell’ambito del Festival “5 Giornate per la Nuova Musica” di Milano.
Hanno scritto appositamente per lei i compositori Giorgio Colombo Taccani, Maria Radeschi, Reiko Morohashi, Daniele Di Maggio, Gabriele Manca, Dario Palermo, Mio Minamikawa, Ilya Ziblat Shay, Paolo Longo, Stefano Procaccioli.
SIMONA BARBIERI MCKENZIE è una piccola strega cantautrice, art director e musicoterapeuta.
Di origini scozzesi, canta e scrive canzoni con influenze celtiche-folk da quando aveva 11anni.
La sua ricerca musicale l’ha portata ad Oslo, dove ha collaborato con artisti locali, studiato all’Università e ha composto canzoni ispirate alla luce del nord.
Lavora stabilmente con produttori e studi discografici per la realizzazione di jingle pubblicitari per radio e televisione, colonne sonore per il cinema, canzoni pop/dance/trance per il mercato italiano ed estero in qualità di autrice e compositore melodista/topliner.
Docente di psicologia del suono presso l’Istituto Europeo di Design di Milano, tiene anche corsi di musicoterapia pre-natale per donne in gravidanza. Animalista attivista, Simona vive con i suoi tre gatti: i piedi ben piantati in Italia, il cuore perso fra le scogliere d’Oltremanica e i venti del Nord.
Il TRIO INUNO nasce nel 2006 dall’incontro della pianista Martina Drudi, già attiva come concertista e come insegnante, col duo Francesco Lovecchio e Paolo Rosetti, fin dal 2001 colleghi in Orchestra e co fondatori di gruppi da camera coi quali si sono esibiti su tutto il territorio italiano (Quintetto Berio, Bononiae Musici).
Il trio ha ottenuto il Primo Premio al 5° Concorso Europeo “Rocco Rodio” di Castellana Grotte, il Primo Premio Assoluto al Concorso Nazionale “Asti per Asti”, il Primo Premio Assoluto al Concorso “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio (PT), uno dei tre premi del Concorso Internazionale “Joseph Mirabent y Magrans”di Sitges (Barcellona), il Primo Premio al “Concorso Negozianti 2007” di Ferrara e il Terzo Premio al Concorso Nazionale “Luigi Nono” di Torino.
Allievo per la musica da camera del pianista russo M° Konstantin Bogino (Trio Tchaikovsky), il Trio InUno ha tenuto apprezzati concerti in tutta Italia, ospite di prestigiose rassegne concertistiche su tutto il territorio (Asti, Lucca, Bologna, Ravenna, Roma, Trento, Bergamo, Bari) e vanta ottime critiche da parte di musicisti di chiara fama, fra cui il flautista del Quintetto Bibiena Giampaolo Pretto, il famoso violinista Pavel Vernikov e Daniele Damiano, Primo Fagotto dei Berliner Philarmoniker; inoltre, nell’ottobre del 2010, il Trio InUno si è diplomato con lode all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”.
I tre musicisti vantano individualmente importanti esperienze: hanno collaborato in diverse occasioni artistiche o didattiche con i Maestri C. Abbado, S. Accardo, M. Quarta, Z. Pesko, T. Brock, R. Filippini, M. Dini Ciacci, A. Griminelli, G. Ferro, D. Gatti, K. Bogino, A. Lucchesini, E. Morricone, T. Severini, C. Rovaris.
In campo didattico, il Trio ha numerose lezioni concerto all’attivo in Italia ed è regolarmente ospite di scuole e università per adulti (Bologna, Forlì, Bergamo, Roma). Dal 2008 il Trio è docente di Musica da camera all’International Campus Musica M.A.S.I. a Polignano a mare (BA).
Il concerto sarà preceduto – alle 10,30 – da una breve visita guidata alle ceramiche al terzo fuoco . Ingresso 3 euro.
Info: 0546 697311 – www.micfaenza.org
CALENDARIO
11 marzo, ore 10,30: visita guidata alle ceramiche faentine al terzo fuoco;
ore 11,00: EVENTO SPECIALE
Al terzo foco, melologo da un testo poetico di Pier Luigi Berdondini musicato da Giorgio Colombo Taccani, per voce recitante, due voci femminili, oboe, fagotto e pianoforte.
Edizioni Suvini Zerboni – Milano
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Voce femminile 1: Akiko Kozato;
voce femminile 2: Simona Barbieri Mc. Kenzie;
voce recitante: Pier Luigi Berdondini;
oboe: Francesco Lovecchio;
fagotto: Paolo Rosetti;
pianoforte: Martina Drudi.
18 marzo: TOSCANA.
Ore 10,30, visita guidata alle ceramiche toscane;
ore 11,00:
TRIOTRESCA: Stefano Tartaglia – piffero, flauti dritti;
Giorgio Castelli – fisarmonica, voce;
Silvio Trotta – chitarra, mandolino, voce.
25 marzo: SICILIA.
Ore 10,30, visita guidata alle ceramiche siciliane;
ore 11,00:
UNAVANTALUNA: Carmelo Cacciola – liuto cretese, voce, chitarra;
Luca Centamore – chitarra;
Pietro Cernuto – zampogna a paro, friscalettu;
Francesco Salvadore – voce, tamburi a cornice, marranzanu
1 aprile: REGIONI ITALIANE.
PARANZA AMMISCATA:
Alberto Mammollino, percussionista e voce (Puglia – Daunia)
Gianluca Carta, polistrumentista (Sardegna – Barbagia)
Alberto Fiorito, chitarra, oud, mandolino, voce (Puglia – Salento)
Francesco Crudo, organetto, flauto, idiofoni (Calabria centrale)
Andrea Lo Vato, violino (Sicilia)
Lucia Crescenzi, voce e danza (Puglia – Daunia)
Paola Perrone, danza (Calabria)
Eleonora Baldessari, danza (Emilia-Romagna)
Domenica 1 aprile ore 17: EVENTO SPECIALE
“Suona Francese 2012″
“Nocturne”
Concerto di Gilbert Impérial alla chitarra classica ed elettrica
musiche di Ohana, Romitelli, Barrios, Dufourt, Britten
In collaborazione con: Ambasciata di Francia in Italia, Associazione Culturale Notations, Scuola di musica “G. Sarti” e Festival “Nuovo”