per le mostre

Da pietra e metallo nasce il design di Philippe Malouin

A Palazzo Gallery, accanto alle creazioni architettoniche del giovane artista canadese anche le lampade di Orsina Sforza

Penelope tesse una tela. E Philippe Malouin un tappeto di fili metallici, solido ed eterno, come le sue lampade, e i suoi tavoli, e le sue mensole di ferro e di pietra, che mai saranno scalfite da Cronos, il dio del tempo. un’architettura chimerica, quella del designer canadese, che cita gli anni Sessanta e Settanta, le utopie di Fuller e Price, i giganti di cemento modernisti e brutalisti di Montreal e Londra, dove s’ trasferito da lustri. Manca giusto qualche giorno al Salone del Mobile, che inaugurer a Milano il 17 aprile, e a Palazzo Gallery si spoglia delle sue tele e sculture postmoderne per cedere alla lusinga del design. All’estro del giovane Malouin, trent’anni appena, dedica un’esposizione impalpabile, fatta di arredi modulari e austeri, lividi nella loro cromaticit e nelle linee affusolate ma vigorose che s’intrecciano a sostenere grevi carichi di pietra. Perch l’estetica e il bello non sono lo scopo, bens una mera conseguenza della funzionalit. Ecco, chiss che ne pensa, della funzionalit, l’altra artista in mostra, Orsina Sforza, che alle sue lampade vezzose, pezzi unici in cui s’increspano carta dipinta e relitti di stoffa, d il nome di qualche nume passato, come il ballerino Nijinskij. C’ persino sua maest Marie Antoniette, che emana un bagliore tremulo e si pavoneggia avvolta da una nuvola di plexiglas.

A.T.6 aprile 2012 | 11:54 RIPRODUZIONE RISERVATA