Bologna, 27 settembre 2012 – Utilizzare la ceramica come tavolo di una biblioteca, spaccarla in mille pezzi e ricomporla per dare vita un’originalissima abitazione, realizzare tridimensionali pareti di ‘diamante’.

Sono stati premiati a Cersaie i vincitori di ‘La ceramica e il progetto’, il primo concorso di architettura per i professionisti che adoperano la ceramica made in Italy come materiale. Tre erano le categorie in gara: area istituzionale, residenziale e hospitality.

Per l’area istituzionale ha vinto lo studio Abdr associati per la realizzazione del Nuovo teatro dell’opera di Firenze, mentre una menzione speciale è andata allo studio Buonuomo-Veglia che ha realizzato il Bla, la biblioteca di Fiorano con materiali eco-sostenibile attenti a una logica di filiera corta avendo utilizzato ceramica del luogo.

Sul residenziale, primo premio all’architetto Cherubino Gambardella, che ha firmato il progetto di una casa tra Sperlonga e Gaeta di proprietà di un immunologo tedesco. Il progettista ha usato materiali della ceramica Vogue frammentandoli in mille pezzi per poi ricostituirli in uno stile denominato ‘arlecchino ceramico’ con evidenti e calcolate asimmetrie. “L’architettura per essere bella deve essere imperfetta”, è il suo motto.

Mentre per il commerciale, riconoscimento allo studio Cinque più uno che rimodernato Le Officine ex Metalmetron con piastrelle lavorate ‘a diamante’, capace di restituire lucentezza e gradevolezza al complesso.

 

Gianpaolo Annese

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