La Spezia – Un team di architetti lancia un’idea per la Spezia e il progetto di festival dei giovani da tutto il Mediterraneo viene selezionato per la Conferenza Internazionale “Destination Management and Branding in the Mediterranean Region–Sustainable Tourism in time of Crisisâ€� di Antalya, Turchia.

Il gruppo di lavoro composto dagli architetti Ludovica Marinaro, Fabio Baccini e Andrea Scippa della Spezia, forti della collaborazione del collega Daniele Lauria, direttore artistico dei passati Festival della Creatività di Firenze, ha presentato ed è stato selezionato per discutere una proposta di festival itinerante da tenersi nel territorio spezzino, nel corso del convegno internazionale Destination Management and Branding in the Mediterranean Region: Sustainable Tourism in Times of Crises.
Tale progetto è aperto alle istituzioni e agli imprenditori locali che potrebbero giocare il ruolo di “business angelâ€�, ovvero di finanziatori dello start-up progettuale, nell’interesse di allargare il dibattito per un città realmente proiettata verso il futuro e che aspira ad un ruolo importante nel Mediterraneo.
L’idea di presentare un progetto per la Spezia nasce da una serie di considerazioni e studi che sono stati fatti sulle potenzialità paesaggistiche e culturali del Golfo dei Poeti, in modo da promuovere e mettere in risalto la provincia, non solo per quanto riguarda le zone più note come le Cinque Terre.

La pianificazione odierna fa pensare ad una città più moderna, efficiente, integrata e sicura. Un città che dovrebbe puntare su uno sviluppo sostenibile e sull’innovazione d’impresa, ma soprattutto superare la teoria delle tre “T� (talento, tolleranza e tecnologia) di Richard Florida per approdare al concetto di “città creativa�, una città che fa dell’innovazione l’asse portante della rigenerazione urbana ed intercetta il talento necessario al suo sviluppo fornendogli infrastrutture e servizi avanzati.

A chi è diretto questo slancio progettuale? Sicuramente ai suoi abitanti, dei quali una buona parte stranieri, ma con il 70% della popolazione oltre i 35 anni di età. Quindi anche ai cittadini del futuro: una città che punta al rilancio e dovrebbe proiettarsi come “Capitale del Mediterraneo� deve essere in grado di attrarre investitori e giovani di talento.
Per essere una “capitale� occorre guardare avanti di 20 o 30 anni e vincere una forte competizione non solo con città/porto già riconosciute ma con quelle “emergenti� delle coste africane, dell’est Europa, della Turchia; è necessario investire in comunicazione oltre che in infrastrutture; è importante creare un immaginario sul quale fondare la propria specificità e la propria attrattiva.

L’idea di città che richiama e premia il talento dei migliori giovani del mediterraneo potrebbe, utilizzando al meglio relazioni istituzionali e gemellaggi, precostituire tale immaginario: quello di un porto che attrae, un grande abbraccio del golfo a tutto il mediterraneo. Il target sono i giovani e giovanissimi, persone in cerca di formazione non convenzionale, abili nell’utilizzo e nello sviluppo di nuove tecnologie, creativi che intendono mettere alla prova le proprie qualità trasformando le idee in prototipi e prodotti. La loro meta attuale sono le grandi capitali europee oppure città più piccole, accoglienti e vivaci.
La Spezia può essere città incubatrice di talento che si promuove attraverso eventi di comunicazione strategica, che offre i suoi spazi, specificamente rinnovati, e fornisce servizi in cambio di progetti e dell’adesione ad una comunità e al suo futuro.

Un primo passo verso questo scopo è rappresentato da questa proposta di Festival dal titolo “Like a String of Pearls�. Si tratta di un festival itinerante che avrà come locations le emergenze storiche che individuate nelle borgate marinare e nelle fortificazioni militari, raffiguranti le perle di una collana preziosa. Il filo che le collega è rappresentato dai tracciati storici che seguono la costa interna e che fisicamente possono essere recuperati e percorsi per unire i luoghi di incontro.

L’associazione delle tre categorie concettuali di fisico, tradizione e cultura generano poi i temi del festival: camminate sui sentieri per il geo–turismo, mercatini etnici da tutto il mediterraneo, conferenze itineranti, assaggi dei vini e dei prodotti tipici, mostre e concerti, workshop interattivi sui mestieri legati alla nautica, concorsi e proiezioni di cinema legato al mare, mostre e dibattiti sul design e le nuove proposte provenienti da città e creativi stranieri, corsi e degustazione slow-fish e slow-food, vela, nuoto, trekking, free climbing e altre attività sportive. Il tutto in modo da potenziare e diffondere al bacino del mediterraneo l’offerta di quanto già contenuto in eccellenti eventi territoriali come il Festival della Mente, della Marineria, Aria Festival, Exodus e durante il Palio del Golfo. Puntare cioè sulle risorse paesaggistiche già presenti e sulla cultura, dando la possibilità di fruirne a turisti e cittadini in un festival ad impatto zero. Sfruttare l’arrivo di nuove idee ed energie per dare alla città un lascito duraturo di anno in anno.