Il termine “ibrido” vi lascia presagire un modello pacioso e per niente accattivante? Almeno per una volta, non è così. Anzi, la nuova Toyota Yaris Hsd, almeno nel look, convince maggiormente rispetto alla tradizionale Yaris. Specialmente il frontale, con  l’enorme presa d’aria che ruba la scena e catalizza l’attenzione e lo sguardo. Un trapezio che ingloba la traversa porta-targa e regala un’aria vagamente sportiva. Anche la forma del paraurti alle estremità, dove sono alloggiati i fendinebbia, regala un tocco di dinamismo in più alla Yaris Hsd. Cosa significa Hsd? Tranquilli, non è una nuova droga. Hybrid Synergy Drive, ovvero, come far convivere un motore termico e uno elettrico e avere come risultato della somma 100 cavalli di potenza massima. L’unità termica è il millecinque a ciclo Atkinson – che si caratterizza per concentrare i quattro tempi in un singolo giro di albero motore, con vantaggi in termini di efficienza (grazie all’aspirazione tenuta aperta più a lungo) e perdite di potenza compensate dal motore elettrico -, mentre il motore elettico viene alimentato da un pacco batterie posizionato sotto ai sedili posteriori: niente spazio rubato al bagagliaio e baricentro che si mantiene moderatamente invariato. Ma il lavoro portato avanti sulla Toyota Yaris Hsd sarebbe riduttivo relegarlo a un semplice trapianto di cuore, infatti, si è lavorato molto anche sui pesi, ottenendo consistenti riduzioni sia sul propulsore, sul pacco batterie e sugli organi della trasmissione: ben 11 kg sono stati risparmiati sul differenziale.

Fabiano Polimeni

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