Riparte Design Circle, il ciclo di incontri e conferenze sul tema del design coordinato da Patrizia Coggiola. Mercoledì 14 marzo a partire dalle h.18 vi aspettiamo presso la Sala Lettura della Triennale di Milano con una puntata “off” che si inserisce nel calendario di eventi OPEN dedicati al mondo del progetto – in programma fino al 15 marzo, sotto la regia di Marco Sammicheli.

Ci siamo lasciati lo scorso dicembre parlando della relazione tra progettisti e aziende, ricordate? Con questo nuovo appuntamento approfitteremo dell’ospitalità degli amici di ZERO e Vodafone e prenderemo spunto dalle tematiche emerse durante gli incontri OPEN di queste settimane per fare il punto sul contributo delle moderne tecnologie nel lavoro del designer. Come cambiano le professioni e le relazioni nel design grazie ai nuovi supporti di comunicazione? In che modo mobile devices, app, social tools e web 2.0 intervengono nell’approccio alla progettazione? Il format della serata, con la sua formula di dialogo diretto e aperto col pubblico, aiuterà a rispondere a questi quesiti, incrociando i piani di due mondi paralleli che si stanno sovrapponendo sempre più, quello del progetto e quello della tecnologia.

Design Circle Triennale OPEN Zero Vodafone Design e Tecnologia

da sin. Odoardo Fioravanti, Lorenzo Palmeri, Paolo Lorini

Tra i vari ospiti avremo Ali Filippini, giornalista e critico, i designer  Odoardo Fioravanti e Lorenzo Palmeri e Paolo Lorini, design manager del settore elettronico. Con loro avremo modo di discutere di come i nuovi progettisti digitali si muovono tra le innovazioni traendone il meglio per la propria professione e verificare se l’evoluzione professionale di fronte alla tecnologia si afferma grazie al lavoro sul campo e alla sperimentazione, in una modalità che ricorda molto il lavoro di bottega. Non è raro infatti che queste tecnologie arrivino all’utente in uno stato embrionale e vengono successivamente raffinate, tra trial test e pratiche condivise, grazie all’apporto del progettista, che ne fa magari un uso insolito, per necessità personali o lavorative.

Dalle serate del ciclo OPEN è risultato chiaro che mai come ora di fronte alla proliferazione capillare di nuovi strumenti digitali ci troviamo in una fase storica in cui è l’utente stesso – e in questo caso il designer – ad essere il primo testimone dell’efficacia (o completa inutilità) delle nuove proposte tecnologiche: vedremo quindi perché si benedice o si cestina uno strumento e come, grazie allo sviluppo costante delle piattaforme di condivisione open-source e crowd-sourcing (i social network, primi fra tutti), il contributo di ciascuno, professionista o semplice appassionato, può migliorare la vita (tecnologica) degli altri.  Una tecnologia che vive, evolve, si scambia con altri.

Vi sembra interessante? Vi invito pertanto a dare un’occhiata alla pagina facebook di Design Circle, il dibattito è già iniziato online.

Luca Trombetta