Prova La nuova versione della compatta Suzuki monta un 1.6 a benzina da 136 cavalli. Design grintoso, ma senza esagerare
BARCELLONA – Granturismo in scala ridotta, per chi vuole uscire dal coro indossando, però, un abito classico. È la Suzuki Swift Sport: muso aggressivo solo quanto basta, uno spoiler posteriore discreto e dello stesso colore della carrozzeria, due tubi di scarico, un finto scivolo aerodinamico e i cerchi di design dinamico. Niente minigonne e appendici pacchiane, soltanto una distanza dal suolo di un decina di millimetri più bassa della sorellina borghese, che insieme con le tre porte ricordano la vocazione sportiva di questa ultima nata in casa Suzuki, una specie di coupé con il portellone (ma nei primi mesi del 2012 arriverà la cinque porte). «Un’ auto progettata per esaltare il piacere della guida, ma destinata anche alle donne che gradiscono sgattaiolare nel traffico, scattare ai semafori, magari senza sgommare – dice Massimo Nalli, direttore generale Suzuki Italia -. Un nuovo modo di interpretare la cultura automobilistica giapponese, ferita dallo tsunami, per la quale abbiamo coniato uno slogan, Japancoolture , per dire che Swift Sport è l’ espressione di una tendenza, ma offre tanta sostanza». Basta mettersi al volante per scoprire le doti di questa cittadina sportiva: le quattro diversi plastiche che compongono la plancia sono perfettamente integrate tra loro, i sedili contengono bene il corpo, la strumentazione ha un sapore motociclistico, il volante garantisce una buona presa e integra comandi multifunzione. Si mette in moto con il pulsante Start e tutto, hi-fi e clima, è ergonomico, istintivo da usare. Seduti nei posti dietro, non manca lo spazio per la testa anche a chi è alto 190 cm, peggio va, invece, per le gambe degli spilungoni. Il baule è in grado di ospitare le valigie delle vacanze di una coppia (211 litri) e se occorre aumentare lo stivaggio si reclinano gli schienali dei sedili posteriori (fino a 892 litri). Su strada il quattro cilindri a benzina 1.6 da 136 cv, che progredisce fino ai 7mila giri senza tentennamenti, lo sterzo abbastanza diretto e il rollio minimo assicurano una buona tenuta e la possibilità di disegnare le curve con facilità. Swift Sport gira bene, non saltella se ci sono sbalzi nel fondo stradale perché non ha mai reazioni secche ed è silenziosa quanto basta. I freni, davanti autoventilanti, sono pronti, precisi e il nuovo cambio a sei marce, rapido negli innesti, ha rapporti studiati anche per favorire i lunghi viaggi autostradali. Insomma, una sportcar di sostanza, venduta in un solo allestimento a 17.900 euro, con vernice metallizzata, fari allo xeno, specchi richiudibili elettricamente, cerchi da 17 pollici, Bluetooth, clima automatico e tre anni di garanzia. E per chi la compra entro gennaio 2012 gratis un corso di guida sicura (SwiftSafe) di due giorni in pista. Paolo Artemi RIPRODUZIONE RISERVATA **** La scheda DIMENSIONI Lunghezza: 389 cm; larghezza: 169 cm; altezza: 151 cm. MOTORE 4 cilindri, 1.586 cc, 136 cv. Coppia: 160 Nm a 4.400 giri. Consumo medio: 6,4 litri/100 km. CO2: 147 g/km. 0-100 km/h: 8,7 secondi; velocità: 195 km/h. PREZZO 17.900 euro
Artemi Paolo
Pagina 51
(31 ottobre 2011) – Corriere della Sera