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Scuola d’arte e design
nell’ex centrale Enel

Tra due anni gli studenti dello Iaad si trasferiranno nel ristrutturato edificio

Dal 2012 la sede dello “Iaad” nella futura cittadella Lavazza

I lavori di riqualificazione partiranno in questi mesi. Ma per il primo corso nella nuova sede di via Pisa, gli studenti dello Iaad dovranno attendere l’autunno 2013. L’Istituto di Arte Applicata e Design cambia casa. Entro due anni, la scuola lascerà i locali di corso Re Umberto e si trasferirà nel grande quartier generale Lavazza, nella cittadella che la multinazionale torinese sta progettando nell’area delimitata dalle vie Bologna, Pisa, Ancona, largo Brescia e corso Palermo.

Cinquantamila metri quadri, che verranno ristrutturati dalla storica azienda del caffè, su progetto dell’architetto Cino Zucchi, per dare spazio anche alla scuola di formazione. L’accordo è il frutto di un piano in sinergia con il Comune, che prevede il recupero degli edifici storici (il complesso ospitava l’ex Centrale Enel, ed è in parte tutelato dalla Soprintendenza) destinandone una porzione ad attività di interesse pubblico, anche sotto i profili delle tecnologie innovative. Caffè e design, dunque. Strano connubio? Niente affatto. Nell’epoca della comunicazione, anche il cibo diventa motore di creatività. Il trasloco definitivo di Lavazza è previsto nel 2015. Già due anni prima, questa zona di Aurora che da tempo attende la sua riconversione, vedrà l’arrivo di circa 1000 studenti, che frequenteranno lì i corsi universitari.

Una collaborazione privatoprivato, un’alleanza tra didattica e produzione, che sarà uno degli assi portanti dello sviluppo della città nei prossimi anni. Come ha spiegato ieri, alla presentazione dell’accordo, il vicesindaco Tom Dealessandri: «Questa sinergia rappresenta un salto in alto di due eccellenze torinesi, di settori diversi, che collaborano per sviluppare meglio le loro attività. La ricaduta economica non potrà che avere un segno positivo. E’ una stretta intesa, quella tra formazione e industria, che rappresenta un modello da riprodurre, anche se la strada è già stata segnata dalla recente esperienza del Politecnico a Mirafiori».

Se è stato proprio «il design come ha ricordato Francesca Lavazza, direttore Corporate Image dell’Azienda – a trasformare interi quartieri delle più grandi città europee, dai Docks di Londra, ad Helsinki, Rotterdam e Berlino», l’assessore all’ Urbanistica Ilda Curti è convinta che la medesima energia del mutamento si verificherà anche qui. «Aurora è nata come un quartiere-fabbrica, sono convinta che questo progetto integrato getterà i germi di futuro in un’ area ancora difficile». Non si tratterà, comunque, soltanto di una semplice convivenza.

Sin dagli anni ’50, infatti, il marchio del caffè ha affidato parte del proprio successo alla comunicazione e all’immagine d’autore. Dai caroselli a Carmencita, dalla pubblicità ai calendari. «Per questo abbiamo scelto Iaad come nostro partner», continua Lavazza. Le prime collaborazioni a breve: la scuola di formazione diretta da Laura Milani ha in progetto un calendario di appuntamenti con i grandi chef della multinazionale, insegnanti d’eccezione per gli studenti dei corsi di food design.