Peugeot alza il velo sulla nuova 208 e gioca la partita più importante, quella per il predominio del segmento “B”. Del resto l’avevano promesso, gli uomini del “leone”, in un recente comunicato riguardo l’abbandono dell’impegno sportivo a Le Mans: “Vista la situazione generale ci concentreremo sui lanci di nuovi prodotti, uno al mese”. Promessa mantenuta, tra 107, versioni Hybrid di 3008 e 508 e veicoli commerciali le novità non sono mancate, ma con la nuova 208, come dicevamo, la faccenda assume una dimensione diversa. I motivi sono molteplici: il segmento è fondamentale, in Italia il primo con il 37% del mercato totale e Peugeot punta a diventarne il leader, il periodo è difficile e le case si rendono conto che solo con continue innovazioni possono cercare di mantenere certi volumi o diminuirli il meno possibile. Infine la maison di Sochaux è abituata a primeggiare tra le compatte , fino dai tempi della 205 , 206 e con attuale 207 che rimarrà in produzione solo in alcune versioni per un breve periodo.

Realizzata in versione tre o cinque porte, la 208 punta con decisione ai giovani ed al pubblico femminile, ma non solo, anche ad un target trasversale che sta attento all’ambiente, allo stile, con un occhio alla multimedialità. L’estetica è carina, con un forte family feeling e tante attenzioni stilistiche come le abbondanti cromature, ma la cosa interessante è che, in controtendenza con vetture sempre più grandi, la 208 ha perso cm in altezza e larghezza e guadagnati

invece in spazio interno (fino a 5 cm) e bagagliaio. Anche il peso è diminuito e, a parità di motorizzazione, guadagna 110 kg rispetto alla 207. Cavalcando l’onda del momento, sono possibili anche moltissime personalizzazioni riconducibili a tre tipologie: sportivo, urbano e design.

Si entra nell’abitacolo e l’impressione è di vettura di segmento superiore, complici  forse gli allestimenti ricchi delle vetture in prova, ma l’interno è molto attraente. Colpisce il volante piccolo, che si manovra bene e di design accattivante (ma che copre purtroppo il quadro strumenti nel 90% delle regolazioni) e lo schermo multimediale touch screen dove si concentrano le funzioni di radio, navigatore, bluetooth e al quale tra poco sarà abbinabile il sistema Peugeot Connect Apps, praticamente una chiavetta Plug e play che si interfaccia con il veicolo ed in base a posizione, autonomia ed altri parametri suggerisce informazioni utili.

Grande lavoro anche sui motori, ma, per parlare la lingua del momento, un dato su tutti, quello sulle emissioni di Co2: per i propulsori benzina si parte da 99 g/km e per i diesel addirittura da 87 g/km. Nel dettaglio, i motori a benzina hanno come base un tre cilindri 1000 cc nuova generazione, studiato con tecnologie raffinate per la riduzione degli attriti e delle emissioni e proseguono con cilindrate fino a 1600 cc e 155 Cv. I diesel sono gli ultimi e-HDI Fap con il nuovo  sistema Stop e Start che aiuta il contenimento ulteriore dei consumi. Le cilindrate vanno da 1400 cc a 1600 e da 68 Cv a 115.

La guida si mantiene divertente, come, storicamente lo è sempre stata sulle serie 200 Peugeot, qua aiutata da un Esp multifunzionale che garantisce maggior sicurezza, ma soprattutto silenziosità e confort confermano l’impressione di livello superiore avuta entrando nell’abitacolo.
La gamma che debutterà in Italia nei prossimi mesi partirà dalla versione Access, disponibile nelle motorizzazioni base e già discretamente accessoriata per poi salire con Active , Business (solo 5 porte) e Allure. Prezzi da 11.650 euro per la Access 3 porte 1.0 Vti fino a 19.150 per la 1.4 Hdi Allure. Particolarmente interessante per l’acquisto la formula Peugeot e Go, praticamente un vero noleggio modulabile secondo le proprie esigenze.