Da venerdì 4 a domenica 6 novembre, il centro di Torino si trasformerà in un marketplace diffuso dedicato al design autoprodotto. Dopo l’esperienza dello scorso anno, arriva la seconda edizione di Operae, la mostra mercato che permette a designer nazionali e internazionali a di esporre e vendere direttamente al pubblico le proprie collezioni.
Sull’onda del crescente dibattito attorno ai fenomeni di autoproduzione, Operae torna a proporre al pubblico vari esempi di questa “energia creativa non organizzata” come la definisce Alessandro Mendini, da sempre attento al frontiere meno istituzionali della creatività e del progetto.
In mostra e in vendita nei giorni della manifestazione oggetti di sesign spesso frutto di un’attenta ricerca, ottenuti dalla sperimentazione di materiali e tecniche artigianali, talvolta antiche, talvolta fortemente innovative. Pezzi che non hanno trovato la via del mercato tradizionale o che non l’hanno cercata.
Chi sono i protagonisti di Operae? Designer che hanno trasformato i propri studi in laboratori o che collaborano con realtà artigianali locali, imprenditori di se stessi o che investono in nuove nicchie di mercato.
Cuore della manifestazione sarà anche quest’anno la Borsa Merci della Camera di Commercio di Torino in via Andrea Doria 15, attorno a cui sono dislocate le altre sedi, tutte nel centro storico della città.
La mostra-mercato si svolge nel periodo più “creativo” dell’anno solare torinese, in contemporanea con Artissima e Luci dʼArtista e questa volta anche con la tappa torinese del Meet Design, che sta per cominciare.
Lauro