di Igor Cipollina


Guai a chiamarlo showroom, il termine esatto è concept store. Un negozio che declina un’idea e traduce il commercio in filosofia. Così Agape, azienda mantovana dell’arredo bagno (d’alta gamma), si allunga a Milano e pianta una bandierina nel cuore di Brera, quartiere bohémienne. Il distretto del design, denso di gallerie e spazi dedicati all’arte, disinvoltamente snob. Una bandierina grande quanto un lenzuolo: il concept store sarà largo 850 metri quadrati e alto quattro livelli, in via Statuto 12. L’inaugurazione è in programma il 17 aprile e sarà festa fino al 22 aprile, per tutta la durata del Salone internazionale del mobile. Occasione mondana e d’affari, con gli aperitivi a scandire le trattative. Si annuncia una settimana intensa, ricca di spunti, incontri, ammiccamenti. Trampolino, passerella e vetrina che Agape metterà a disposizione anche di Mantova Creativa, rassegna d’arte, architettura e ambiente alla sua seconda edizione (dal 24 al 27 maggio).

Il concept store – informa una nota dell’azienda di Correggio Micheli – «fonde il negozio di arredamento e complementi con gli spazi dedicati allo sviluppo delle proposte creative, divenendo contemporaneamente galleria espositiva e centro di progettazione». Numerose le aziende coinvolte nel progetto di Agape12. Tra le altre: Alpes Inox (cucine), Mycore (tende avvolgibili), Fiemme 3000 (pavimenti in legno biocompatibile), Unafinestre (serramenti), Made a Mano (rivestimenti in pietra lavica), Rezina (resine), KN Industrie (articoli cucina design), Manifesto design, Colombo Design (maniglie), Pastoe, Interlubke e Cor (complementi arredo).

Piano terra e primo piano saranno dedicati all’esposizione, l’interrato alla formazione e all’area di progettazione, il secondo piano ospiterà un appartamento campione nel quale “smarrirsi”. Agape esporrà anche gli arredi della Benedini collection e metterà a frutto i progetti elaborati nel corso del tempo, interpretando le soluzioni su misura in prodotti per tutti. L’investimento è robusto, confermano da Correggio Micheli, ma Milano è il centro del design e i risultati raccolti in modalità “non presidiata” incoraggiano al passo. Oltre a sfruttare l’eco del Salone del mobile, per alcuni anni Agape si è ritagliata uno spazio nello store di BB Italia, in via Durini, secondo la formula dello shop in shop. Il negozio all’interno di un altro negozio. Insomma, il capoluogo lombardo è centro del design e capitale degli affari, la città giusta per coltivare la dimensione “contract”. Arredi per hotel, alberghi, residenze.

Le bollicine anni ’80 sono svaporate, ma Milano resta una metropoli liquida, europea. Da bere e navigare. La sua orbita larga, internazionale ha attratto anche le edizioni Corraini, che hanno aperto uno spazio in via Montevideo e una libreria in via Savona: doveva essere un progetto a tempo, da consumarsi in 121 giorni, poi hanno aggiunto un + e il negozio è ancora lì. Mantovani d’arte e di conto.

Così il commercio si fa filosofia, curvando in mood, stato d’animo e sospensione di fronte alla bellezza. I soldi? Poco più di un dettaglio.