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Grande attesa per la presentazione dell’iPhone 5, ma che potrebbe essere un iPhone 4s. Non ci sarà Steve Jobs davanti alle folle dello YBCA di San Francisco, ma un Tim Cook al teatro dell’Apple campus a Cupertino. iPhone 5 dovrà vedersela con un mondo sempre più “androide” e con l’assenza del Guru.

Mancano ormai poche ore all’appuntamento, quasi liturgico, che segnerà il lancio dell’iPhone 5, anche se non ci sono conferme che questo sia un vero iPhone 5 o un aggiornamento dell’iPhone 4 (iPhone 4s), oppure tutte e due le ipotesi. Tutto verrà svelato il 4 ottobre, certo, ma senz’altro la grande novità sarà non vedere più Steve Jobs sul palco delle grandi occasioni ma Tim Cook, nuovo CEO che ha avuto la benedizione dello stesso Jobs per continuare il lavoro di innovazione in Apple. Steve Jobs si è infatti dimesso il 25 agosto con una lettera laconica (http://is.gd/yg308N) per gravi motivi di salute. Molti hanno visto questa “abdicazione” come la fine dell’età dell’oro di Apple, in cui l’immagine (e la sostanza) data dal “guru” Jobs equivaleva alla vera linfa vitale dell’azienda californiana. Il problema potrebbe essere ora, paradossalmente, quella di vendere un “nuovo” iPhone, soprattutto in tempo di crisi e recessione economica. Dopo oltre cento milioni di iPhone venduti nel mondo dal 2007, l’appeal dell’iPhone potrebbe infatti risultare appannato dalla concorrenza di Android e dei suoi smartphone multimarca che, per molti osservatori, non hanno più nulla da invidiare all’iPhone di Steve Jobs. Lo smartphone di Apple potrebbe incominciare quindi ad essere sempre più “magicamente normale” rispetto alla concorrenza. Il design, come fanno notare molti esperti, è ormai “al limite della fisica” dovendo fare i conti, prima o poi, con le dimensioni che non permettono di rimpicciolire e far diventare più sottili i supporti. Eppure la quinta generazione dell’iPhone, di sui si vocifera in rete da mesi, potrebbe avere però, secondo gli “ottimisti” un design ancora più “sottile”, un peso ancora più “leggero” e una fotocamera di 8 megapixel. Sembrano scontati anche l’introduzione di iOS 5, di iCloud (la “nuvola”, ovvero il “cloud computing” secondo Apple) e di un sistema di messaggistica “interna” simile a quello proprietario del BlackBerry chiamato iMessage e di un mirabolante “assistant” vocale. Ma, come nel film di James L. Brooks con Jack Nicholson, in Apple, probabilmente, “Qualcosa è cambiato”. Così se con Steve Jobs il mondo era abituato alla presentazione di un nuovo iPhone davanti ad un grande pubblico a San Francisco (tipo YBCA – Yerba Buena Center for the Arts), Tim Cook presenterà il nuovo iPhone nella raccolta Town Hall auditorium nel campus di Apple a Cupertino. In molti a questo punto sperano che Steve Jobs faccia capolino all’evento, magari dallo schermo del nuovo iPhone 5. Forse perché stavolta, per cadere in deliquio, c’è davvero bisogno di un coup de théâtre.

Remo Forbis

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pagina pubblicata il 02/10/2011 | ultima revisione: 03/10/2011

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