• Diminuisci dimensione testo
  • Aumenta dimensione testo
  • Print
  • Contact
  • Mobile
  • RSS feed

Corriere della Sera

Auditorium Apre il «concept store»: dall’ arte all’ abbigliamento, dall’ hi-tech ai vini

Puntare sull’ eccellenza per combattere le crisi. Dagli slogan a una piccola, ma concreta iniziativa. Ha aperto a Roma «Per Piacere», spazio espositivo-negozio che si propone di mettere in mostra e vendere «oggetti belli e di qualità realizzati nel nostro Paese». Dalla gioielleria all’ abbigliamento, dall’ home video (le uniche selezioni di prodotti non italiani) ai quadri e alle creazioni artistiche, con un angolo dedicato all’ enogastronomia e alle eccellenze da tavola. Insomma, per dirla con le parole dei pubblicitari anglofoni, un concept store , cioè un locale dove non si va necessariamente per comprare qualcosa, ma dove si entra per curiosare, per ascoltare musica di qualità, per scoprire qualcosa di diverso che non si trova nei centri commerciali o nei negozi tradizionali. Una scommessa difficile, con la recessione alle porte e i consumi che rischiano di crollare ulteriormente per l’ effetto manovra. Eppure i soci promotori dell’ iniziativa hanno puntato sul tavolo 200 mila euro convinti che funzionerà: è questo l’ investimento iniziale per aprire questo strano negozio che sembra tanto un emporio di lusso, il cui amministratore unico è Andrea Galanti, che guida «un gruppo di azionisti che sono anche amici e che credono in questo progetto». La location è sicuramente prestigiosa: il porticato dell’ Auditorium Parco della Musica, in viale de Coubertin. Il locale era prima occupato da uno studio della Rai. La tv di Stato alla scadenza del contratto non ha proceduto con il rinnovo. Al posto delle consolle e dei microfoni è cosi arrivato il made in Italy. Del resto se è vero che nel commercio il posto è fondamentale, allora l’ avventura parte bene almeno per questo aspetto: la vicina libreria, a dispetto delle previsioni negative delle grandi catene che avevano rifiutato lo spazio perché giudicato di «scarso appeal commerciale», è diventata il secondo punto vendita di libri per volume d’ affari nella Capitale, preceduto solo dalla centralissima Feltrinelli di Torre Argentina, «perché qui c’ è passaggio di gente non solo quando ci sono spettacoli, ma durante tutta la giornata. L’ Auditorium è diventato un luogo molto amato dai romani per trascorrere qualche ora di relax». Ed il target dei frequentatori è considerato medio-alto, non tanto per le disponibilità economiche, quanto per il livello culturale. Il posto ideale quindi per proporre prodotti di qualità e dal design particolare e originale o creazioni di giovani artisti emergenti. Le potenzialità dunque, secondo le previsioni dei soci fondatori, ci sono. La difficoltà sarà riuscire a far digerire un negozio così «diverso». Ma per riuscirci, i titolari hanno deciso di puntare su prodotti di alta qualità a prezzi accessibili o comunque non del tutto proibitivi. C’ è una sala «home theater» che è un piccolo cinema: mega schermo ad altissima definizione, qualità del suono da sala concerti. Un piccolo cinema del futuro. E poi una grande libreria porta-oggetti, scaffali, mensole. La grande particolarità di questo negozio è che ogni due o tre mesi le vetrine saranno stravolte: cambieranno gli artisti in mostra, cambieranno i prodotti in vendita. Alla ricerca sempre di novità. Paolo Foschi pfoschi@rcs.it RIPRODUZIONE RISERVATA

Foschi Paolo

Pagina 9
(9 dicembre 2011) – Corriere della Sera