Merita scegliere le festività dicembrine per visitare Nicosia. Infatti tipici del luogo sono i bellissimi presepi allestiti, oltre che nelle chiese, anche nei garage. Sono realizzati grazie all’opera e all’ingegno creativo e tecnico dei cittadini che poi partecipano, con le loro creazioni, a dei concorsi (la gente che vuole vederli viene guidata da cartelli amatoriali che indicano dove sono allestiti). Da vedere i lavori soprattutto del maestro d’arte Santino Barbera che realizza presepi in lamina di rame, preziosi e curati in ogni parte, alcuni anche dotati di illuminazione (vengono esposti ogni anno in varie mostre temporanee).
Ogni presepe è l’espressione di un particolare messaggio che nelle sue mostre il maestro spiega ai visitatori (presso l’Aula Paolo VI del Vaticano, in occasione della prima udienza generale di Papa Ratzinger, il giovane artista nicosiano ha donato l’opera “Monumento alla Pace” al Santo Padre). Chi non avesse modo di visitare questo bel paesino adesso, può aspettare la primavera (consigliamo di prenotare per partecipare a “U Scontru”, a mezzogiorno del giorno di Pasqua, in piazza Garibaldi, o all’“Infiorata”, a giugno: i fiori vengono spetalati ed utilizzati, insieme a caffè e verdure varie, per creare opere d’arte poi esposte per le vie della città) o settembre, per la commemorazione di Carlo V. Infatti il 4 settembre del 1535 l’imperatore passò per Nicosia (da vedere il trono che in quell’occasione la Famiglia La Via, una delle famiglie baronali nicosiane del tempo, fece appositamente costruire; oggi è conservato presso la basilica di Santa Maria Maggiore) e ogni anno viene organizzato un corteo storico che parte dai resti del Castello, dalla porta del Ponte Normanno, che percorre le vie cittadine e si ferma in piazza Garibaldi: gli abiti dei figuranti, i musici, i giocolieri animano le serate con balli, piroette e fuochi, fino alla consegna simbolica delle chiavi della città all’imperatore.