Design Made in Italy alla triennale di Pechino
Beijing Design Week e Beijing International Design Triennal, questi i nomi dei due eventi connessi ad un unico filo conduttore, capace di catalizzare l’attenzione internazionale sullo scenario asiatico. Il “Good Design” tema base di questa prima Triennale pechinese, in corso e presente fino al 17 ottobre, trae spunto direttamente dalla filosofia confuciana “Ren”, basata sulla comprensione, sull’umanità
e sulla sensibilità. Un modo più spirituale di concepire il design, che tiene conto delle attuali necessità umane ed ambientali, in un contesto sempre più incentrato sullo smodato sviluppo economico ed urbano. La necessità dunque, di un “buon design” e la volontà di far comprendere a milioni di visitatori l’importanza che questo occupa nelle scelte quotidiane. A tutto ciò si unisce l’ambiziosa volontà pechinese di trasformare il Made in China in “Designed in China”. Attraverso un programma fittissimo di eventi collocati nelle location più suggestive della capitale, con l’ausilio di celebri presenze internazionali e mettendo in moto un efficiente meccanismo basato su interscambi culturali, Pechino tenta di cancellare dall’immaginario collettivo la dispregiativa etichetta “made in China”. Un modo intelligente e costruttivo per far affermare nell’ampio panorama mondiale le aziende ed i brands cinesi. In questo ricco palcoscenico internazionale, emerge con fierezza la tradizione e l’eccellenza del design italiano sinonimo di qualità ed affidabilità Padroneggiano la scena le grandi icone italiane come: Alberto Alessi, Kartell, Stefano Giovannoni, Flos, Artemide, Poltrona Frau. L’Italia è stata rappresentata anche da Gilda Bojardi, caporedattore delle riviste Interni Magazine e GCASA, Chief Planner della Milano Design Week, curatrice nell’ambito pechinese dell’International Creative Junctions. Di rilievo anche l’operato dall’Ambasciatore italiano Attilio Massimo Iannucci e dall’assessore al Design del Comune di Milano, Stefano Boeri. Quest’ultimo durante gli eventi organizzati dalla Rizzoli Beijing ha presentato Biomilano, il progetto che per l’Expo 2015 mira a riconvertire Milano in un modello di biodiversità. Migliorare dunque la qualità della vita avvicinando città e agricoltura, natura e urbanizzazione. Un prototipo che secondo Boeri, potrebbe risultare utile anche in Cina, per risolvere i forti contrasti tra agricoltura e urbanizzazione.
ESTER PIZZO