Milano, 18 settembre 2013 – Luci e ombre, ma soprattutto luci: da noiosa capitale economica a città capace di reinventarsi per l’Expo e trascinare il Paese fuori dalla crisi. È l’immagine che, a livello internazionale, Milano offre attraverso gli occhi della stampa estera. «A due anni dall’esposizione universale, che per i media stranieri promette di essere di portata mondiale e all’insegna del “Green” – precisa Klaus Davi, che ha coordinato una ricerca su alcuni dei principali giornali – Milano raccoglie consensi trasversali».

Dai francesi che ne esaltano la rinascita, agli inglesi e agli americani sedotti dalla tradizione dell’aperitivo e dall’ampia offerta artistico-culturale. E poi i tedeschi, che sottolineano come l’amministrazione comunale abbia dato il via a una serie di riqualificazioni che hanno trasformato periferie decadenti in ferventi laboratori artistici e quartieri caotici in bellezze architettoniche.

«È il momento – osserva Marco Bussinello, pubblicitario e autore di spot famosi, come quello del Mulino Bianco di Barilla interpretato da Antonio Banderas – per spingere al massimo sull’evento. Da trasformare in una leva dell’orgoglio meneghino o, meglio ancora, in una bandiera come sono il Milan e l’Inter». Dal turismo culturale alla moda passando per il business, Milano ha ripreso a incantare i media stranieri che ne apprezzano il nuovo look, senza però risparmiarle qualche stoccata.

Se l’Expo, come sostiene il quotidiano economico transalpino Les Echos, è senza dubbio un «trampolino» per l’economia italiana, gli inglesi del Guardian e gli spagnoli di El Pais temono l’avanzata della criminalità organizzata che si sospetta possa mettere le mani su appalti miliardari. «Un retaggio degli scandali seguiti ad alcuni grandi eventi italiani – commenta Bussinello – Credo sia il fattore che spaventa di più le multinazionali. Ma nessuna impresa, specie quelle dell’agroalimentare, potrà permettersi di non partecipare ad Expo. Il mio consiglio è di investire da subito sulla manifestazione, per farne conoscere a tutti le caratteristiche e le grandi potenzialità».

Milano ha le carte in regola per smentire gli scettici e persino il più autorevole quotidiano del mondo, il New York Times, si lascia andare a una dichiarazione d’amore: «Con l’arrivo dell’Expo 2015 – scrive – Milano sta fiorendo con nuovi musei, ristoranti, qui il futuro è già in mostra».

S.N.

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