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Si apre stasera, giovedi 12 settembre alle 17 alla Triennale di Milano (preceduta da un dibattito) la mostra Porto Poetic: una panoramica sulle figure chiave dell’architettura portoghese, Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura.

alvaro siza e souto de moura

Alvaro Siza, a sinistra, e Eduardo Souto De Moura visitano in anteprima la mostra Porto Poetic.

Porto è considerata la città dei Pritzker Prize, in quanto Alvaro Siza lo ha vinto nel 1992 e Souto de Mora nel 2011. Una realtà di circa 250mila abitanti, in grado di dare origine a una vera e propria scuola, iniziata dal maestro Fernando Tavora. Una cittadina che ha saputo trasformarsi grazie ad interventi di architettura di qualità, senza rinnegare le proprie radici.

alvaro siza e souto de moura

Un momento dell’allestimento della mostra con i protagonisti.

Partendo dagli anni Cinquanta del ’900 e giungendo all’attualità, la mostra, a cura di Roberto Cremascoli, presenta 41 progetti di architettura, 215 pezzi di design, 540 fotografie d’autore, 28 filmati, le interviste e la visione dei critici, più 8 progetti di ulteriori esponenti dell’architettura portoghese. Un’occasione unica per vedere dal vivo i due premi Pritzker nella conferenza-dibattito con Vittorio Gregotti, Pierluigi Nicolin, Francesco Dal Co e il presidente della Triennale Claudio De Albertis, moderati da Giovanna Borasi.

Una mostra non (solo) per addetti ai lavori, grazie ai progetti, agli archivi, ma soprattutto alle foto e ai video. E al design: gli oggetti esposti alla Triennale sembrano uscire dai racconti filmati per raccontare le opere che si vedono scorrere nei racconti dei Maestri.

Benedetto Marzullo

porto poetic

Da sinistra, Roberto Cremascoli, Álvaro Siza, José Fernando Gonçalves, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Oporto, Claudio De Albertis, Eduardo Souto De Moura durante la conferenza stampa odierna.